Natale 2012
Non ho mai amato il
Natale, neanche da bambina. Spesso i regali che ricevevo mi mettevano in una
condizione di imbarazzo, ma almeno questo negli anni è cambiato, ho imparato ad
accettare e a provare comunque gratitudine.
Le “feste comandate” continuano,
invece, a mettermi tristezza. Da quando i familiari con cui si condivideva
almeno la tavola ad uno ad uno sono stati sostituiti da posti vuoti anche quel
vago senso di calore è definitivamente scomparso, lasciando il posto ad una
affettuosa routine colma di assenze.
Solo capodanno rappresenta
un evento da celebrare, in quanto momento di nuove determinazioni e di rinascita,
ma questo vale per ogni giorno, per ogni istante.
Lascio i festeggiamenti a
chi li desidera ed auguro a tutte/i una felice e quotidiana rinascita.
Senza pelle
Senza pelle,
senza carne,
tremano le ossa
direttamente connesse alla
parte più profonda di me.
Senza alcun filtro,
ogni emozione mi
attraversa
riempiendo di vita
il vuoto accogliente della
mia anima.
In gocce d’acqua salata,
mare di gioia e dolore,
si trasformano ed escono,
prendono forma.
Solidificano e mutano,
attraversando gli stadi
della rinascita,
alchemica creazione
di vita rinnovata.